Mose

A seguito di un nubifragio nei primi giorni di ottobre 2020 viene attivato il sistema di barriere anti-acqua-alta a Venezia, per la prima volta dopo i 17 anni passati per la costruzione.

@lercio.it non perde l’occasione per prendere per il culo la lentezza (e l’enorme costo) con cui in Italia si realizzano le opere pubbliche.

Il Maestro

Il meme che lo riguarda è in questi giorni sottotitolato con la frase “Non sono un fuorilegge, ma ho necessità”, riferita ad un video del 23 gennaio 2019 (dal minuto 3:28), in cui il maestro, intrappolato da un ingorgo autostradale e spinto dal bisogno di fare pipì, decide finalmente di liberare la sua vescica. Ma chi è “il maestro”? #spiegoipostpuntoit

NON SONO UN FUORILEGGE MA HO NECESSITA’

Ultimamente il suo inconfondibile viso ha sfondato la barriera di Youtube, per approdare nel mare immenso dei meme, che lo ha reso celebre anche tra chi non abbia la più pallida idea di chi sia.

Il ragazzone si chiama Omar Palermo, “il Maestro” per i suoi follower più affezionati.
Pesa più di 200 chili, è’ calabrese ed abita a Rossano, in provincia di Cosenza, dove da casa sua, agli inizi del 2018, decise di uscire dall’anonimato creando il suo canale Youtube “YouTubo Anche io” sul quale postava, con scarso successo, episodi di vita quotidiana e dei suoi “bengalini” in gabbia.


E’ il 7 febbraio 2018 il giorno in cui però Omar trova la sua starway to heaven, nel vero senso della parola: pubblica quella sera un video in cui mangia e commenta una pizza capricciosa; ottiene qualche like in più del solito e capisce subito quale sarà il suo destino: morire di cibo per conquistare il suo pubblico. Alla capricciosa seguono a ruota i video di DUE capricciose, una confezione di duplo, spaghetti, tiramisù, “sciusci” e da allora non si è più fermato. Arrivarono i follower ed i like e ad oggi “il Maestro” è il più grande esponente italiano della subcultura dei “food challenge” di cui aspettiamo con ansia le prime vittime. Requiem. #spiegoipostpuntoit


Albert e gli altri

Già, e gli altri? Chi sono? Albert Einstein lo conoscete sicuramente tutti, naturalmente non per la sua teoria della relatività, ma per la celebre linguaccia e la candida, scompigliata e simpatica chioma. Ma oltre al fisico premio Nobel tedesco, vi siete mai chiesti chi siano gli altri due attori non-protagonisti che compaiono nel meme conosciuto con il nome “calm down, Einstein“? Conoscendo già la risposta dell’ ignorantissimo pubblico di questo sito, ve lo dico io: il primo a sinistra è Stephen Hawking, cosmologo, fisico e scienziato e inglese, nato nel 1942, sin da giovane condannato da una malattia ad un’immobilità quasi totale che si aggiunse ad altri gravi problemi di comunicazione che lo costringevano a parlare tramite un microfono. Nonostante tutto, Hawking diventò professore di matematica a Cambridge a soli 37 anni e per un soffio non gli fu assegnato il Nobel per i suoi studi sui buchi neri (mi astengo da battute di infimo livello). Lo scienziato è recentemente scomparso, il 14 marzo del 2018.


Il secondo “amico” di Einstein, in fondo a destra, è invece un altro celebre luminare di nazionalità americana, Neil deGrasse Tyson, astrofisico e divulgatore scientifico che, a differenza degli altri due, a tutt’oggi sta benissimo e vi saluta.

Un’ultima curiosità: sembrerebbe (si cercano prove convincenti) che l’immagine originale sia stata tratta dal film Gangs of Wasseypur uno dei primi action movie made in Bollywood, il distretto indiano del cinema.

Corredo il tutto con un paio delle immagini che hanno reso famosi i tre geni:

Questa merita breve spiegazione per gli over 40: il risultato dell’operazione soprastante è 1010, che in inglese di legge “ten-ten” che è anche il nome del personaggio manga della serie Naruto rappresentato in figura.

Anche questa merita una breve spiegazione, stavolta per gli under 15: il risultato della prima formula matematica non è “8 rovesciato” ma bensì “infinito” e quello è il simbolo matematico che lo rappresenta.

Hide the pain Harold

Cerrrto che è lui! E’ uno dei volti più noti del web 2.0, l’uomo col sorriso più amaro del mondo. Da anni ormai icona internazionale della sopportazione del dolore, il sorriso più noto del web, noto all’universo internet con il nome del meme “Hide the pain Harold“, ha anche (incredibile ma vero!) un nome ed un cognome reale: l’anziano signore è al secolo András Arató classe ’45, di nazionalità Ungherese e di professione ingegnere elettrico.

Diventato popolare inizialmente tra gli internauti russi, oggi lo si può trovare, munito del suo inossidabile sorriso sforzato, su centinaia di immagini sul web incorniciate da frasi in tutte le lingue del mondo. Ormai è uno di famiglia, nonno Harold.

Per chi volesse approfondire, lascio un paio di link di chi lo ha raccontato prima di me e qualcuno dei suoi meme a caso:

“Hide the Pain Harold”: il signore del meme più famoso di internet è arrivato in Russia – Russia Beyond – Italia https://it.rbth.com/lifestyle/80773-hide-the-pain-harold: https://it.rbth.com/lifestyle/80773-hide-the-pain-harold

https://www.commentimemorabili.it/arato-andras-uomo-dietro-meme-hide-the-pain-harold/
E’ anche il protagonista di un videoclip musicale!

Meme

Copincollato senza scrupoli da wikipedia:

Un meme di Internet (chiamato anche fenomeno di Internet) è un’ideastile o azione che si propaga attraverso Internet, spesso per imitazione, diventando improvvisamente famosa[1][2]. In genere un meme ha la forma di un’immagine, una GIF o un video, e riesce a diffondersi principalmente attraverso social networkblog e posta elettronica.

E qui potreste fermarvi, dato che avete stressato abbastanza il vostro unico neurone. Se invece volete proprio farvi male…

La parola meme è stata coniata da Richard Dawkins nel 1976 nel libro Il gene egoista come tentativo di spiegare il modo in cui le informazioni culturali si diffondono[3]. I memi di Internet sono un caso di meme specifico della cultura di Internet e del suo ambiente. L’uso di questo termine è stato proposto la prima volta da Mike Godwin nel 1993 in un articolo su Wired. Nel 2013 Dawkins ha definito i memi di Internet come memi che vengono deliberatamente modificati dalla creatività umana, essendo quindi diversi sia dai geni biologici che dai memi pre-Internet (i quali sarebbero soggetti a mutazioni casuali e si diffonderebbero tramite un procedimento analogo alla selezione naturale)[4] . Egli sostiene quindi che sia avvenuto un cambio di rotta, essendosi l’idea di meme modificata ed evoluta in una nuova direzione[5]. Inoltre, i memi di Internet godono di un’altra proprietà di cui i memi normali non godono: essi lasciano un’impronta nei media attraverso i quali si propagano, il che li rende tracciabili ed analizzabili.